maggio 12, 2008

Il paese del sole. Ma non il mio.


Ho letto e sentito infinite opinioni sulla vittoria del nanopiùaltodelmondo e adesso che sta governando non lo vedo più sorridere. E' sempre più teso. Non ho ben capito perché. Dovrebbe essere contento, ha fatto tanto per arrivare dov'è. O meglio gliel'abbiamo lasciato fare. Perché nulla gli è stato impedito.
Poi le lotte interne della sinistra lasciano il tempo che trovano: stiamo parlando del nulla. Ovunque chi perde se ne va. Non nel paese del sole. Non nel mio paese. Verrebbe di ritornare a fare politica, bisognerebbe che quelli rimasti laggiù nel paese del sole, quelli che se ne sono lavate le mani per l'orrore, quelli che si sono allontanati dalle sezioni schifati dalle lotte personali e non dalle lotte per le generazioni a venire (che si sa nel paese del sole mica son così tanti i ggiovani, a pensarci bene sono i vecchi la maggioranza. Il nuovo grido di battaglia dovrebbe essere: allarghiamo i cimiteri!), quelli che dopo il '77 hanno pensato a fare altro, quelli insomma che adesso hanno quasi cinquant'anni ritornassero a fare politica. Tutti. Ricordandosi che il paese del sole non è mai stato di sinistra o riformista, lo dobbiamo confessare. Prima c'era la D.C., e prima ancora il Fascismo. Ricordiamocelo. Noi siamo quelli che abbiamo dato il modellino all'Austriaco pazzo che l'ha perfezionato per bene. Pertanto se il paese del sole è ritornato alle sue origini fasciste non mettiamoci le mani nei capelli. Osservatelo bene il nanopiùaltodelmondo: è piccolo come Lui, ha manie di potenza come Lui, ha tante donne come Lui, è istrionico come Lui, ha la battuta pronta come Lui...Vi corre un brivido lungo la schiena? Ritorniamo a fare politica tutti. Subito.
Di certo non si può fare peggio di come si è fatto finora.
Qui comunque tutto bene, la famiglia sta bene, cresce e stiamo pensando di rimanere ancora. Perché il tempo passa troppo veloce e bisogna sapersi adattare. Mica per dire. Sul serio.

Etichette: